I dati di immatricolazione per il 2023 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riflette la crescita migliore dal 2008, con il +12,2% (+12,6% per i veicoli pesanti, +15,8% del comparto medio-leggeri, -11,1% per la fascia dei leggeri) e oltre 3.000 unità immatricolate in più rispetto al 2022. Questo, nonostante nel mese di dicembre, tutte le categorie chiudono in negativo: il comparto dei veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16 t registra il calo più consistente del 30,8%, seguito dal segmento dei veicoli leggeri fino a 6 t che mostra un disavanzo del 23,1%, mentre i veicoli medio-leggeri nella fascia tra le 6,01 t e le 15,99 t segnano una flessione a doppia cifra del 13,3%.
Il mercato dei mezzi di trasporto merci sta vivendo una notevole evoluzione, con una crescente enfasi su soluzioni sostenibili e connesse. Più intelligenti e ecologici, quindi.
Obiettivo zero emissioni
Nel settore c’è l’impegno a ridurre l’impatto ambientale e adottare pratiche più green. L’introduzione di veicoli a propulsione elettrica, l’utilizzo di carburanti alternativi e l’implementazione di tecnologie più efficienti stanno contribuendo a rendere la logistica e il trasporto delle merci più sostenibili.
A tal proposito, l’Unione Europea ha nei giorni scorsi trovato l’accordo su uno degli ultimi punti del cosiddetto Green Deal, il patto verde che si pone come obiettivo il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Europarlamento e Consiglio Europeo hanno appena chiuso l’intesa sulle future emissioni: i camion le dovranno ridurre del 90% entro il 2040, mentre gli autobus del 100% entro il 2035. Nel mezzo, per i camion, vi sono alcune tappe intermedie: le emissioni di CO2 dovranno infatti essere ridotte del 45% nel periodo 2030-2034, con una crescita del 65% tra il 2035 e il 2039.
Mezzi sempre più green, quindi, che nelle intenzioni dell’Ue, non solo mirano a ridurre le emissioni nocive, ma anche a ottimizzare i consumi energetici, migliorando così l’efficienza complessiva del trasporto merci. Questa transizione verso soluzioni più eco-friendly risponde alle crescenti preoccupazioni ambientali, ma può anche portare a benefici economici a lungo termine per le aziende del settore, attraverso risparmi sui costi operativi e l’adeguamento alle normative ambientali sempre più stringenti.
Camion sempre più connessi
Secondo Mordor Intelligence, entro il 2028 si prevede che oltre 35 milioni di camion a livello globale saranno connessi. Un mercato che supererà i 20,94 miliardi di dollari e che raggiungerà nelle previsioni i 53,72 miliardi di dollari nei successivi cinque anni. Una tendenza che riflette un cambiamento significativo nel settore dei trasporti, con l’adozione crescente di soluzioni digitali e di connettività avanzata per migliorare l’efficienza operativa e la sicurezza dei veicoli.
Lo sa bene Viasat Fleet (oggi parte di Targa Telematics) che, sfruttando la potenza della connettività, consente una gestione più efficiente delle flotte, il monitoraggio in tempo reale delle condizioni del veicolo e l’implementazione di sistemi di sicurezza avanzati. Questo progresso rappresenta un passo avanti nel rendere il trasporto su strada più intelligente, sicuro ed efficiente.