Benché la situazione macroeconomica sia sempre più difficile e complessa, le aziende italiane sembrano aver chiaro che per crescere e rimanere competitive è necessario investire nel digitale. Questo vale per qualunque settore, e dunque anche per quello della logistica e dell’autotrasporto, dove però le iniziative sono spesso frammentate e in ordine sparso. È questa una delle principali conclusioni della ricerca realizzata da Cargowise, in collaborazione con Reuters, che mostra come a mancare è soprattutto un approccio olistico e una visione strategica di lungo termine.
I risultati della ricerca
L’82% del campione – in totale 468 tra fornitori di servizi e consulenza logistica, retailer, produttori, nonché vari professionisti della supply chain, intervistati tra il marzo e l’aprile 2023 – ha indicato che negli ultimi tre anni ha aumentato i propri investimenti in senso digitale. Tuttavia, una percentuale significativa ha dichiarato di averli ridotti (9%) o addirittura di non averli considerati affatto (9%). Le prospettive sembrano positive per il prossimo anno, poiché il 50% degli intervistati prevede di mantenerli allo stesso livello, il 45% prevede di aumentarli e solo il 5% prevede di ridurli. Tuttavia, la ricerca ha rivelato che poche aziende adottano un approccio completo alla digitalizzazione. Solo il 32% ha dichiarato di aver avviato progetti che coinvolgono l’intera organizzazione.
Interessante notare inoltre quali siano i risultati che le imprese si aspettano di raggiungere. In ordine di importanza, il campione indica un recupero di efficienza, un miglioramento dell’esperienza per il consumatore, la riduzione dei costi, una maggiore accuratezza dei dati, uno snellimento dei processi, l’aumento della collaborazione e, infine, un incremento di sicurezza e di scalabilità.
Sono diverse, di contro, le barriere che più di altre gli intervistati ritengono sbarrare la strada all’avvio di progetti di digitalizzazione. La prima è la mancanza (o presunta tale) di adeguate risorse (53%), la seconda la resistenza al cambiamento (38%). A frenare le iniziative sono anche la percezione che questi progetti non generino ritorni (34%) o che siano troppo complicati da implementare (28%).
Digitalizzazione della flotta e Industria 4.0
Sostenere e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. Con questo obiettivo il Governo mette a disposizione lo strumento del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 (materiali e immateriali). La misura è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025.
Accompagnare il mondo del trasporto e della logistica italiano nella transizione digitale rappresenta un vantaggio in termini di economicità, di sviluppo e, soprattutto, di maggiore competitività. Ecco perché Viasat Fleet supporta le aziende nella fase di progettazione e realizzazione di soluzioni tecnologiche, così come negli step successivi: redazione di relazione scientifica a supporto del progetto, validazione della documentazione finalizzata all’ottenimento dei benefici fiscali previsti dal Piano di Transizione 4.0 e dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.