Il World Shipping Council (WSC) ha recentemente pubblicato il suo rapporto annuale, riguardante i container persi durante il trasporto via mare. Sorprendentemente nel 2022 è stato di soli 661, segnando il valore più basso mai registrato da quando questo dato viene monitorato sistematicamente (dal 2008).
Su circa 250 milioni di container trasportati in tutto il mondo, solo lo 0,00048% (meno di un millesimo dell’1%) è andato perduto durante la navigazione. Questo valore dimostra il notevole progresso raggiunto nel settore. Tra il 2008 e il 2022, si perdevano mediamente in mare 1,566 container ogni anno. Il calo del 2022, rispetto ai quindici anni precedenti, è del 57% Questo drastico miglioramento è da attribuire, in gran parte, alla maggiore sensibilizzazione da parte degli organismi internazionali riguardo alle navi e agli equipaggi. Questo si è tradotto in una normativa più dettagliata e ben definita che accompagna praticamente ogni fase del trasporto, contribuendo a ridurre gli errori e migliorare la sicurezza complessiva.
La normativa di riferimento
Nel corso degli ultimi anni la Convenzione SOLAS, quella sulla sicurezza della vita umana in mare, è stata aggiornata. È stato creato un codice di condotta per l’imballaggio delle unità di trasporto merci (il codice CTU); sono stati introdotti standard ISO per le attrezzature di rizzaggio dei container. Inoltre, l’anno scorso l’International Maritime Organization (IMO) ha aggiornato le linee guida sulle ispezioni dei container estendendole a tutti i carichi. Infine, dal 2016 è obbligatoria la pesatura di ogni container, cosa che ha incrementato notevolmente la sicurezza della navigazione, permettendo a una nave di sapere con relativa certezza quanto peso ha a bordo.
Le iniziative per migliorare la sicurezza del trasporto di container non finiscono qui. Nel corso dell’anno l’IMO discuterà la proposta di creare un sistema di segnalazione obbligatorio dei container persi in mare. Se approvato, verrebbe introdotto in via sperimentale nella primavera del 2024 per essere in vigore in tutto il mondo nel 2026.
La tecnologia contro smarrimenti e furti
Anche se il trasporto su strada è il metodo più diffuso, ci sono quindi alternative altrettanto valide. Una di queste è il trasporto intermodale che sfrutta unità di carico standard che possono essere spostate da un mezzo di trasporto all’altro, come navi, camion e treni, senza dover smistare il contenuto all’interno. Tuttavia, questa modalità di trasporto solleva importanti questioni riguardo alla sicurezza.
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